Test lacrimale

Un esame utile per valutare la qualità della lacrimazione

Cos'è il test lacrimale?

Il test lacrimale è un esame diagnostico non invasivo che serve a valutare la quantità e, in alcuni casi, anche la qualità del film lacrimale, ovvero delle lacrime che ricoprono e proteggono la superficie dell’occhio. È un’indagine utile per comprendere se l’occhio produce lacrime in misura sufficiente o se presenta alterazioni che possono causare disturbi come secchezza, bruciore, arrossamento o fastidio visivo.

Quando è consigliato?

Il test lacrimale viene solitamente prescritto in presenza di sintomi riconducibili a occhio secco o a disturbi della superficie oculare. È indicato quando il paziente riferisce:

  • Sensazione di sabbia o corpo estraneo nell’occhio
  • Bruciore oculare persistente
  • Lacrimazione eccessiva (paradossalmente, anche un eccesso può nascondere una scarsa qualità delle lacrime)
  • Visione offuscata, soprattutto dopo lettura o uso prolungato di dispositivi digitali
  • Irritazioni frequenti dovute al vento o all’aria condizionata

Inoltre, il test può essere parte dell’iter diagnostico per patologie sistemiche (come sindrome di Sjögren) o in preparazione a interventi oculistici.

Come si svolge il test lacrimale?

Esistono diversi tipi di test lacrimale, tra cui il test di Schirmer è il più comunemente utilizzato. Questo esame si esegue in pochi minuti e non richiede l’utilizzo di strumenti complessi.

Test di Schirmer:
Il medico posiziona una sottile striscia di carta assorbente all’interno della palpebra inferiore di ciascun occhio. Dopo 5 minuti si misura la quantità di lacrime assorbite dalla carta. In base al grado di umidificazione, si valuta la capacità dell’occhio di produrre lacrime.

In alcuni casi può essere eseguito anche un test con fluoresceina, che permette di osservare la stabilità del film lacrimale e il tempo di rottura (Break-Up Time o BUT), fornendo informazioni sulla qualità delle lacrime.

È necessaria una preparazione?

No, il test lacrimale non richiede alcuna preparazione specifica. È però importante informare il medico se si utilizzano colliri o lenti a contatto, poiché questi fattori possono influenzare i risultati dell’esame.

Nel giorno dell’esame è preferibile non truccare gli occhi e non applicare creme nella zona perioculare, per evitare interferenze con il test.

È un esame doloroso?

No, il test è assolutamente indolore e ben tollerato. La sensazione più comune è un leggero fastidio iniziale legato al posizionamento della striscia di carta, che scompare subito dopo la rimozione.

Quante volte va ripetuto?

La frequenza del test dipende dalla situazione clinica del paziente. In caso di diagnosi di occhio secco o malattie croniche autoimmuni, può essere ripetuto periodicamente per monitorare l’evoluzione della condizione e l’efficacia delle terapie in corso.


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