Crioterapia

Letteralmente “terapia con il freddo”, la Crioterapia è utilizzata per il trattamento di varie tipologie di affezioni cutanee. Il freddo estremo indirizzato nella specifica area da trattare provoca la distruzione delle cellule responsabili delle lesioni permettendone la guarigione.
La tecnica crioterapica più utilizzata in Dermatologia è quella che si basa sull’utilizzo dell’azoto liquido, che causa un’ustione da congelamento sulla zona trattata e quindi la morte delle cellule per shock termico e la risoluzione della problematica cutanea.
L ́azoto è un gas incolore e inodore che, allo stato liquido, raggiunge una temperatura estremamente bassa (circa -196° C) e la sua applicazione comporta quindi un abbassamento rapido della temperatura, oltre la soglia di congelamento.

A che cosa serve la crioterapia dermatologica?

La crioterapia serve a curare molti tipi di lesioni cutanee: verruche, condilomi acuminati, acne, emorroidi, alopecia areata, couperose, lentiggini, cheratosi, piccole neoplasie, angiomi e fibromi penduli.
Vediamo nello specifico i casi di applicazione della Crioterapia Dermatologica.

- Verruche volgari o comuni
Le verruche sono piccole escrescenze, talvolta dolorose, che vanno dal colore giallo al grigio e sono causate da alcuni tipi di HPV, il virus del Papilloma umano. Si tratta di alterazioni non gravi ma contagiose, che spesso si trasmettono negli ambienti pubblici, in particolare attraverso l’utilizzo di docce, piscine e campi sportivi. Compaiono soprattutto sul dorso delle mani e sulle piante dei piedi.

- Condilomi
Si tratta di piccole protuberanze, simili alle verruche, di colore rosa o bruno e dimensioni variabili, che possono comparire su cute e mucose genitali. Sono causati da alcuni ceppi di HPV e sono contagiose poichè trasmissibili generalmente per via sessuale. Talvolta, a seconda del ceppo di HPV da cui hanno origine, i condilomi possono trasformarsi in lesioni maligne.

- Cheratosi attiniche o solari
Queste alterazioni cutanee, di colore dal roseo o rosso al marrone chiaro o scuro, si presentano con margini indefiniti e una superficie ruvida al tatto.
Non sono contagiose, coinvolgono soprattutto persone con carnagione chiara e sono causate dall ́eccessiva esposizione al sole.

- Cheratosi seborroiche
La cheratosi seborroica, conosciuta anche come “verruca seborroica”, si presenta come un'escrescenza del colore della pelle, o più scura, solitamente in rilievo. È una forma tumorale benigna di forma, dimensioni, colore e quantità variabili. Le cheratosi seborroiche possono presentarsi a qualsiasi età, su tutta la superficie del corpo e, in particolar modo, nelle aree del tronco e del viso, risultando spesso antiestetiche.

Come viene eseguita la crioterapia dermatologica?

L’applicazione della crioterapia dermatologica con azoto liquido avviene tramite varie tecniche:

– A spruzzo (o spray)
Il dermatologo applica l’azoto con una bomboletta di liquido direzionando lo spruzzo sull’area da trattare da pochi centimetri di distanza.

– A bastoncino (o dipstick)
Il dermatologo applica l’azoto strofinando un tampone imbevuto del liquido direttamente sulla lesione.

– A sonda (o cryoprobe)
Utilizzando una sonda imbevuta di azoto all’estremità, il dermatologo agisce sull’area interessata dalla lesione: in questo modo il liquido non resta sulla superficie ma arriva in profondità in modo sferico.

Durante il trattamento, il paziente potrà avvertire un leggero bruciore, che aumenterà d'intensità a seconda della dimensione e della profondità della lesione.
Nei giorni successivi al trattamento, sull’area trattata potrebbe formarsi una bolla, soprattutto nelle zone in cui la cute è più sottile.
Nel caso in cui le lesioni siano molto spesse, potrebbero formarsi macchie ipopigmentate, ossia più chiare rispetto alla cute circostante. E’ altamente sconsigliata l’esposizione al sole nelle ore successive, e sarà necessario nei giorni che seguono il trattamento, utilizzare la protezione solare massima (50+) per evitare la comparsa di macchie più scure.

La completa guarigione ha tempi che variano a seconda dell’entità del problema; il recupero totale sarà graduale e la rigenerazione dei tessuti avverrà in circa 12 giorni dall’ultima applicazione.

A differenza della chirurgia dermatologica e dell'Elettrobisturi, la Crioterapia con azoto liquido, permette di trattare le lesioni cutanee senza l’utilizzo dell'anestesia locale.
Il trattamento non è rischioso, ma non viene applicato nei soggetti ipersensibili al freddo, affetti da arteriopatie o dalla malattia di Raynaud. Inoltre, sono esclusi dalla crioterapia anche i bambini che hanno meno di sei anni.

Durata del trattamento

L’applicazione dura pochi minuti e, se la lesione da trattare è superficiale, può bastare anche una sola seduta per la completa risoluzione del problema. Il numero e la durata delle sedute viene valutato dallo specialista in base alla valutazione del problema.

Preparazione alla Crioterapia

Per sottoporsi a Crioterapia non sono previste norme di preparazione specifiche e generalmente non vengono richiesti esami preventivi; inoltre, essendo un trattamento locale, non interagisce con eventuali farmaci che il paziente sta assumendo.

Nei bambini, oppure quando vengono trattate aree particolarmente sensibili, il medico può applicare una crema anestetizzante mezz'ora prima dell’inizio del trattamento.