Esame Audiometrico

Valutazione della capacità uditiva

L’Esame Audiometrico, noto anche come Audiometria, è un procedimento che consente di valutare la capacità uditiva di una persona. Attraverso l'utilizzo di uno strumento chiamato audiometro, è possibile determinare la soglia uditiva del paziente, ossia l'intensità minima percepibile per suoni di diverse frequenze. Questo esame fornisce informazioni sulle eventuali perdite dell'udito allo specialista, che elabora un referto tecnico basato sui risultati ottenuti.

Non invasivo e indolore, l'Esame Audiometrico può essere prescritto anche ai bambini.
La sua durata varia dai 5 ai 10 minuti e richiede la partecipazione attiva del paziente, che deve segnalare una reazione ai suoni trasmessi tramite le cuffie.

Come avviene l'Esame Audiometrico?

L'Esame Audiometrico avviene in una cabina insonorizzata, all’interno della quale il paziente si siede comodamente indossando un paio di cuffie; a quel punto vengono trasmessi suoni con frequenze che variano da 125 Hz fino a oltre 8.000 Hz, a seconda dell'età e della situazione clinica del soggetto. I suoni vanno dai toni bassi a quelli alti, e al paziente viene richiesto di segnalare ogni volta che percepirà il suono. In base alla reattività del paziente, il medico può determinare la soglia di udibilità minima.

Audiometria Tonale e Vocale

Esistono due tipologie di Esame Audiometrico: tonale e vocale.

L'Audiometria Tonale permette di misurare la soglia uditiva sia per via aerea con l’utilizzo delle cuffie, che per via ossea, tramite un dispositivo posizionato dietro l'orecchio che trasmette le vibrazioni direttamente all'orecchio interno attraverso le ossa craniche. Il grafico chiamato audiogramma raccoglie i dati acquisiti, fornendo un'analisi oggettiva, qualitativa e quantitativa dell'udito.

L'Audiometria Vocale, invece, si basa sulla voce e sulla capacità del paziente di percepire e distinguere parole singole pronunciate dallo specialista o registrate.
In base alle risposte del paziente, vengono individuate eventuali perdite uditive da correggere.

Quando serve l'Esame Audiometrico?

L'Audiometria viene solitamente prescritta dal medico in presenza di sintomi di disturbi della percezione uditiva o come controllo periodico in base all'età del paziente. Dopo i 50 anni, sia per gli uomini che per le donne, è consigliabile sottoporsi a un controllo uditivo, in quanto, come accade alla vista con la presbiopia, anche l'udito può subire una progressiva riduzione delle capacità legata all'invecchiamento, nota come presbiacusia.

I portatori di apparecchio acustico dovrebbero sottoporsi a un Esame Audiometrico almeno una volta all'anno o secondo le indicazioni del medico.

Elaborazione dell'Audiogramma

Il risultato del test audiometrico viene tradotto da un audiogramma tonale, un grafico che rappresenta la capacità uditiva del soggetto in base alle frequenze, intensità e suoni di riferimento. L'audiogramma registra la soglia di udibilità per diverse frequenze, indicando il livello minimo di percezione uditiva del paziente.
Attraverso la valutazione della capacità del soggetto di percepire i suoni, lo specialista è in grado di valutare la funzionalità dell'orecchio esterno e medio. Utilizzando le vibrazioni, invece, viene valutata la funzionalità dell'orecchio interno.